Lu mascazzurr

i Murales Lu mascazzurr

Dino Fiorini 2011

Questo era il gioco con i piccoli animali. I protagonisti erano una cetonia (lu muscazzurr), una cicala, una coccinella (lu cellevavì) e, ovviamente, loro, i ragazzi di Azzinano.

Cosa stanno combinando? Cose non proprio rassicuranti, almeno se guardiamo il bambino con la camicia rossa e il cappello celeste, quello sul lato sinistro del murales. Tiene legato a un filo un insettone verde che vola ad ali spiegate. È una cetonia catturata e costretta a volare in tondo emettendo il suo caratteristico ronzio. Di solito il gioco finiva con la zampetta che si staccava dal corpo e lu muscazzurre, non più prigioniero, ma mutilato, che si allontanava verso un incognito destino.

Più tranquilli i tre bambini al centro. Due stanno seguendo il percorso di una coccinella lungo il loro braccio. La coccinella cammina, va avanti e indietro, ma non s’invola se non quando il braccio è messo in verticale verso l’alto. L’altro, invece ha nella mano una cicala e, portandola vicino all’orecchio, ne  ascolta in diretta il canto. È il bambino sul lato destro, quello che si sta arrampicando su un albero, che sta combinando un’altra birbonata non molto condivisibile.